I russatori abituali hanno maggiori probabilità di soffrire di ipertensione


Riepilogo: Una nuova ricerca della Flinders University mostra una connessione significativa tra il russamento regolare e l’ipertensione incontrollata, in particolare negli uomini di mezza età in sovrappeso. Lo studio ha utilizzato tecnologie di monitoraggio domiciliare per monitorare il russamento e la pressione sanguigna in oltre 12.000 partecipanti. I risultati indicano che coloro che russano per più del 20% della notte hanno maggiori probabilità di soffrire di ipertensione incontrollata. Lo studio evidenzia la necessità di considerare il russamento nella cura clinica e nella gestione dell’ipertensione.

Punti chiave:

  • Il russamento regolare è collegato alla pressione sanguigna elevata e all’ipertensione incontrollata, soprattutto negli uomini di mezza età in sovrappeso.
  • Gli individui che russano frequentemente di notte hanno quasi il doppio del rischio di ipertensione incontrollata rispetto ai non russatori.
  • I risultati sottolineano l’importanza di affrontare il russamento nella gestione dell’ipertensione e di altri problemi di salute legati al sonno.

Quel forte russare che ti tiene sveglio la notte potrebbe essere più di un fastidio rumoroso: potrebbe essere un segnale di allarme precoce di ipertensione.

Una nuova ricerca condotta dagli esperti del sonno della Flinders University ha scoperto che le persone, in particolare gli uomini di mezza età in sovrappeso, che russano regolarmente di notte hanno maggiori probabilità di avere pressione sanguigna elevata e ipertensione incontrollata.

Lo studio, pubblicato su utilizza tecnologie di monitoraggio domiciliare multiplo notturno per un periodo prolungato per esplorare l’associazione tra russamento e ipertensione.

Risultati chiave e implicazioni sulla salute

“Per la prima volta possiamo dire oggettivamente che esiste una connessione significativa tra il russamento notturno regolare e la pressione alta”, afferma l'autore principale Bastien Lechat, PhD, presso la Facoltà di Medicina e Sanità Pubblica. “Abbiamo scoperto che il 15% di tutti i partecipanti allo studio, che erano principalmente uomini in sovrappeso, russano in media per più del 20% della notte e che questo russamento notturno regolare è associato a pressione sanguigna elevata e ipertensione incontrollata. Questi risultati sottolineano l’importanza di considerare il russamento come un fattore di assistenza sanitaria e di trattamento dei problemi legati al sonno, soprattutto nel contesto della gestione dell’ipertensione”.

Metodologia di studio e direzioni future

Il russamento è un evento comune e spesso viene sottovalutato in termini di implicazioni negative sulla salute. Russamento e apnea notturna spesso si sovrappongono indicando cause comuni condivise.

“Abbiamo osservato che in chi russa regolarmente il rischio di avere un'ipertensione incontrollata era quasi doppio. Questo rischio è quasi raddoppiato nelle persone che russavano regolarmente e soffrivano di apnea notturna rispetto a quelle che non russavano regolarmente”, afferma Danny EckertPhD, direttore del dipartimento di salute del sonno presso la Flinders University e autore senior dell'articolo, in un comunicato.

Il russamento da solo può anche fungere da segnale di allarme precoce di ipertensione, poiché la scarsa qualità del sonno dovuta al russamento può peggiorare il rischio di ipertensione. L’ipertensione può portare a gravi problemi di salute come insufficienza cardiaca, ictus, malattie cardiache o renali.

Lo studio ha utilizzato i dati del monitoraggio del sonno raccolti da un sensore sotto il materasso per rilevare il russamento e l’apnea notturna, insieme a un monitor della pressione arteriosa domiciliare registrato dalla Food and Drug Administration statunitense in oltre 12.000 partecipanti in tutto il mondo per un periodo di nove mesi.

“Questo è il più grande studio fino ad oggi che indaga le potenziali relazioni tra russamento, apnea notturna e ipertensione utilizzando valutazioni oggettive nelle case delle persone, e rivela importanti informazioni sulle potenziali conseguenze del russamento sul rischio di ipertensione”, afferma Lechat in un comunicato. “Esso evidenzia inoltre la necessità di considerare il russamento come parte dell’assistenza clinica e della gestione dei problemi del sonno, in particolare nel contesto della gestione dell’ipertensione. I risultati di questo studio aprono la strada per indagare ulteriormente se gli interventi terapeutici diretti al russamento possono ridurre l’ipertensione e ridurre i rischi ad essa associati”.

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