Riepilogo: Un nuovo studio randomizzato, in doppio cieco, crossover controllato con placebo ha scoperto che il suvorexant, un antagonista del recettore dell'orexina approvato per il trattamento dell'insonnia, promuove l'ossidazione dei grassi e riduce il catabolismo proteico durante il sonno senza modificare significativamente la durata totale del sonno. Lo studio evidenzia gli effetti metabolici del sistema dell'orexina, suggerendo ulteriori benefici clinici degli antagonisti del recettore dell'orexina.
Punti chiave:
- Ossidazione dei grassi: È stato dimostrato che Suvorexant aumenta l'ossidazione dei grassi durante il sonno, con un effetto che continua fino alla prima ora dopo il risveglio.
- Catabolismo proteico: Il farmaco ha anche ridotto il catabolismo proteico, indicando un potenziale effetto protettivo sulle proteine muscolari durante il sonno.
- Benefici metabolici: Questi risultati suggeriscono che gli antagonisti del recettore dell'orexina, come il suvorexant, potrebbero avere benefici metabolici che vanno oltre il loro utilizzo primario nel trattamento dell'insonnia.
Un nuovo studio ha scoperto che il suvorexant, un antagonista del recettore dell'orexina utilizzato per trattare l'insonnia, favorisce l'ossidazione dei grassi durante il sonno e riduce il catabolismo proteico, il che suggerisce potenziali benefici metabolici.
L'oressina, così chiamata per il suo ruolo nella regolazione dell'alimentazione, è un potente regolatore endogeno dello stato sonno/veglia e si ritiene che svolga un ruolo essenziale nel controllo del meccanismo di comunicazione tra sonno/veglia e metabolismo energetico.
Nel 2014, il suvorexant, un antagonista del recettore dell'orexina, è stato approvato per il trattamento dell'insonnia, consentendo di studiare le funzioni fisiologiche dell'orexina negli esseri umani. Tuttavia, il ruolo del sistema dell'orexina nella regolazione del metabolismo energetico rimane poco chiaro negli esseri umani.
In un nuovo studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo e crossover, i ricercatori hanno valutato l'impatto del suvorexant (20 mg) sul metabolismo energetico durante il sonno e il successivo periodo di veglia in 14 uomini sani.
La durata totale del sonno non è cambiata in modo significativo dopo il trattamento con suvorexant; si è tuttavia riscontrato un aumento della fase REM (sonno con movimenti oculari rapidi) e una diminuzione della fase 1 del sonno non REM.
In particolare, il suvorexant ha promosso l'ossidazione dei grassi durante il sonno, con un effetto persistente fino alla prima ora dopo il risveglio mattutino. Inoltre, il suvorexant ha ridotto il catabolismo proteico, sebbene non abbia avuto un impatto sulla spesa energetica complessiva durante il sonno.
Questi risultati suggeriscono che il sistema dell'orexina influenza l'ossidazione dei grassi e il catabolismo proteico indipendentemente dal suo ruolo nel controllo del sonno/veglia, indicando un altro potenziale uso clinico degli antagonisti del recettore dell'orexina a lungo termine.
I risultati di questo studio, pubblicati in fanno luce sulla scelta degli agenti ipnotici per i pazienti affetti da insonnia.