Riepilogo: Uno studio evidenzia una significativa discrepanza tra le percezioni soggettive del sonno e le misurazioni oggettive del sonno utilizzando dispositivi EEG domestici. I ricercatori hanno scoperto che il 66% degli individui che percepivano un sonno scarso non avevano problemi oggettivi di sonno, mentre il 45% di coloro che riferivano di dormire a sufficienza erano potenzialmente privati del sonno. Questi risultati sottolineano i limiti di affidarsi esclusivamente alle valutazioni del sonno auto-riferite, che possono portare a trattamenti inappropriati o diagnosi mancate. Lo studio suggerisce che l’integrazione di strumenti oggettivi come i dati EEG del sonno potrebbe migliorare le valutazioni della salute del sonno e la diagnosi precoce dei disturbi del sonno.
Punti chiave:
- Discrepanza tra percezioni e dati: Nello studio, il 66% di coloro che percepivano un sonno scarso non aveva problemi oggettivi, mentre il 45% di coloro che riferivano di dormire a sufficienza risultavano essere potenzialmente privati del sonno.
- Limitazioni delle valutazioni soggettive: La mancanza di correlazione tra valutazioni soggettive del sonno e misure oggettive come la profondità del sonno, i risvegli o il rischio di apnea notturna sottolinea la necessità di strumenti diagnostici più affidabili.
- Potenziale per misurazioni oggettive: I ricercatori suggeriscono di integrare strumenti oggettivi, come dispositivi EEG del sonno a domicilio, nei controlli sanitari per migliorare l'accuratezza delle diagnosi dei disturbi del sonno e migliorare le strategie di trattamento.
Una valutazione accurata del sonno è essenziale per diagnosticare e gestire i disturbi del sonno, tuttavia la limitata capacità di ricordare durante il sonno rende indispensabili misurazioni oggettive, come l’elettroencefalografia (EEG). Nonostante ciò, i metodi clinicamente accurati per misurare il sonno in contesti del mondo reale rimangono scarsi.
La diagnosi di insonnia, ad esempio, si basa in genere esclusivamente su esperienze auto-riportate. Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che molti individui affetti da insonnia percepiscono la durata del sonno come significativamente più breve di quanto indicato dalle misurazioni oggettive. Questa discrepanza tra valutazioni soggettive e oggettive del sonno può portare a strategie di trattamento inadeguate, come tentativi di aumentare la durata del sonno in individui che stanno già ottenendo un sonno sufficiente.
Al contrario, le persone che non sono consapevoli dei propri disturbi del sonno possono trascurare i primi indicatori di gravi disturbi del sonno.
Per affrontare queste sfide, S'UIMIN Inc, una startup originaria dell'Università di Tsukuba, ha sviluppato dispositivi EEG del sonno autoapplicabili a domicilio in grado di fornire misurazioni del sonno di livello clinico.
Ampio divario tra il sonno percepito e quello reale
In uno studio pubblicato su i ricercatori hanno condotto un'analisi dei dati raccolti da 421 individui in Giappone che non ricevevano cure per i disturbi del sonno. Il set di dati includeva più notti di registrazioni EEG del sonno a casa insieme alle risposte a questionari che valutavano le esperienze soggettive del sonno. Queste valutazioni soggettive e oggettive sono state valutate dai medici e i ricercatori hanno analizzato le potenziali discrepanze.
I risultati hanno rivelato disparità significative: il 66% degli individui che percepivano il proprio sonno come scarso non mostrava problemi oggettivi di sonno, mentre il 45% di coloro che consideravano il proprio sonno sufficiente venivano identificati come potenzialmente privati del sonno. Inoltre, le valutazioni soggettive della “qualità del sonno” hanno mostrato correlazioni minime con indicatori oggettivi come “profondità del sonno”, “presenza o assenza di brevi risvegli” o “presenza o assenza di rischio di apnea notturna”.
I ricercatori affermano che questi risultati sottolineano l’inadeguatezza di fare affidamento esclusivamente su valutazioni soggettive del sonno per valutare la salute del sonno. Incorporare misure oggettive, come i dati EEG del sonno, nei controlli sanitari di routine e fornire consigli personalizzati basati su questi risultati potrebbe migliorare le abitudini del sonno e facilitare la diagnosi precoce dei disturbi del sonno.
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