Riepilogo: Sleep Cycle ha collaborato con ricercatori dell'Università di Cambridge e dell'University College di Londra in uno studio volto a esplorare i potenziali collegamenti tra i disturbi del sonno e la diagnosi precoce dell'Alzheimer. La ricerca combinerà i dati sul sonno di Sleep Cycle con i dati di navigazione raccolti da un'app separata sviluppata dal team di ricerca. Analizzando questi flussi di dati, lo studio cerca di sviluppare nuovi metodi per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, concentrandosi sulle prime fasi del declino cognitivo prima che compaiano i sintomi della demenza. Ciò potrebbe portare a interventi più tempestivi e a migliori risultati per i pazienti.
Punti chiave:
- Partenariato di ricerca: Sleep Cycle collabora con ricercatori di Cambridge e dell'UCL per combinare i dati sul sonno e sulla navigazione per la diagnosi precoce dell'Alzheimer.
- Focus sulla diagnosi precoce: Lo studio mira a identificare i segni precoci dell'Alzheimer attraverso i cambiamenti nel sonno e nella capacità di navigazione prima che emergano i sintomi della demenza.
- Tecnologia basata su dispositivi mobili: La ricerca sfrutta le app mobili e l’apprendimento automatico per analizzare i dati raccolti dalle case dei partecipanti, rendendoli scalabili e meno onerosi.
La società di tecnologia del sonno Sleep Cycle sta collaborando con ricercatori dell'Università di Cambridge e dell'University College di Londra in uno studio sull'Alzheimer che combinerà i dati sul sonno di Sleep Cycle con i risultati precedenti del team per esplorare potenziali collegamenti tra navigazione (senso dell'orientamento), interruzioni del sonno e la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer.
Lo studio esplorerà il potenziale dell'utilizzo di dati di rilevamento basati su dispositivi mobili per assistere nella diagnosi precoce del morbo di Alzheimer attraverso l'analisi dei modelli di navigazione e del sonno. Si prevede che questo studio fornirà spunti chiave su come i cambiamenti nel sonno, catturati utilizzando un'app progettata per l'uso nelle case delle persone, possano aiutare a identificare le persone con malattia di Alzheimer precoce prima dell'insorgenza della demenza.
Questa ricerca è particolarmente importante dato che quasi 1 americano su 9 di età pari o superiore a 65 anni soffre di Alzheimer e la diagnosi precoce è fondamentale per trattamenti precoci volti a ritardare la progressione dei sintomi e migliorare la qualità della vita.
“È risaputo che la capacità di navigazione e il sonno sono influenzati fin dalle prime fasi della malattia di Alzheimer, ma nessuno di questi comportamenti può essere misurato utilizzando i tradizionali test cognitivi con carta e penna utilizzati nelle cliniche della memoria”, afferma Abhirup GhoshPhD, ricercatore del team dell'Università di Cambridge, in un comunicato. “Le app telefoniche offrono un nuovo approccio che consente di catturare i cambiamenti in questi comportamenti dentro e intorno alle case delle persone, il che è meno gravoso per le persone, potenzialmente utilizzabile su larga scala e rilevante anche per le attività della vita reale. Pertanto, questa ricerca potrebbe aiutare notevolmente gli sforzi volti a individuare la malattia di Alzheimer fin dalle sue fasi iniziali”.
Combinazione di dati relativi al sonno e alla navigazione
Nell'ambito della collaborazione, Sleep Cycle fornisce un accesso premium alla sua app con una soluzione backend dedicata che garantisce la privacy a tutti i partecipanti alla prova. Combineranno i dati sul sonno con i dati di navigazione raccolti da un’app separata sviluppata dal gruppo di ricerca. Insieme, questi flussi di dati verranno utilizzati per creare modelli di apprendimento automatico per facilitare l'identificazione precoce della malattia di Alzheimer.
“Noi di Sleep Cycle, la nostra missione è migliorare la salute in tutto il mondo attraverso il sonno, e questa partnership rappresenta un’incredibile opportunità per fare davvero la differenza. Sfruttando la nostra tecnologia proprietaria e i vasti dati sul sonno raccolti dalle case degli utenti, speriamo di sostenere questa importante ricerca e approfondire la comprensione dell'Alzheimer”, afferma Mikael Kågebäck, PhD, responsabile della tecnologia presso Sleep Cycle.
Lo studio è iniziato nell’agosto 2024 con una coorte iniziale di 50-60 partecipanti, tutti identificati come affetti da lieve deterioramento cognitivo. I dati raccolti includono parametri chiave come la durata del sonno, l'efficienza del sonno e il russamento, che verranno analizzati insieme ai dati di navigazione insieme a una serie di altri test cognitivi e marcatori biologici molecolari di amiloide/tau del morbo di Alzheimer.
La prima fase di raccolta dei dati è ora in corso, con i ricercatori pronti ad analizzare il suo potenziale ruolo nell’identificazione del declino cognitivo.
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