Utilizzo frequente dei social media legato a inquietanti sogni a tema social media


Riepilogo: Uno studio della Flinders University ha scoperto che un maggiore utilizzo dei social media è legato a sogni più frequenti e angoscianti legati ai social media. Il ricercatore Reza Shabahang ha sviluppato la Social Media Nightmare-Related Scale (SMNS) per quantificare questo fenomeno. Lo studio, che ha coinvolto 595 adulti iraniani, ha rivelato che, sebbene gli incubi legati ai social media siano rari, sono più comuni tra gli utenti abituali dei social media. I temi comuni includono l'impossibilità di accedere e le relazioni interrotte. I risultati evidenziano la complessa relazione tra uso dei social media, salute mentale e qualità del sonno, sollecitando un consumo consapevole dei social media.

Punti chiave:

  • Lo studio ha rilevato che un maggiore utilizzo dei social media è associato a incubi più frequenti e angoscianti legati ai social media, che influiscono sulla qualità del sonno e sulla salute mentale.
  • Il ricercatore Reza Shabahang ha creato la Social Media Nightmare-Related Scale (SMNS) per misurare la prevalenza e i temi degli incubi legati ai social media, identificando temi comuni come l’impossibilità di accedere e le relazioni interrotte.
  • Gli incubi legati ai social media, sebbene relativamente rari, sono collegati a esiti negativi sulla salute mentale come ansia e depressione, sottolineando la necessità di un uso responsabile e consapevole dei social media.

Secondo una nuova ricerca, più tempo trascorri sui social media, maggiore è la probabilità di avere sogni spiacevoli legati ai social media che causano angoscia, disturbi del sonno e influiscono sulla nostra tranquillità.

Reza Shabahang della Flinders University afferma che la vasta e rapida adozione dei social media ha il potenziale di influenzare vari aspetti della vita, compreso il regno dei sogni. “Poiché i social media sono sempre più intrecciati con le nostre vite, il loro impatto si estende oltre le ore di veglia e può influenzare i nostri sogni”, afferma in un comunicato Shabahang della facoltà di educazione, psicologia e lavoro sociale.

Shabahang ha sviluppato una nuova scala, la Social Media Nightmare-Related Scale (SMNS), in grado di quantificare il modo in cui i social media potrebbero contribuire ai nostri incubi. L’SMNS è stato sviluppato integrando la letteratura sui sogni, sugli incubi e sulla relazione tra media e sogni, con un focus su temi specifici legati all’uso dei social media, come l’impotenza, la perdita di controllo e la vittimizzazione.

Lo studio ha coinvolto 595 utenti adulti iraniani di social media. Nel complesso, gli intervistati hanno segnalato una bassa prevalenza di incubi legati ai social media. Secondo le statistiche descrittive per ciascun elemento del SMNS, “Non essere in grado di accedere ai social media” è stato l’incubo più comune, e “Interruzione delle relazioni con altri utenti di social media” è stato il secondo incubo più comune. “Essere molestati sessualmente sui social media” era l’incubo meno comune, e “Qualcuno che ruba la tua identità sui social media” era il secondo incubo meno comune.

Risultati e implicazioni

“Il nostro studio introduce il concetto di incubi legati ai social media, che sono definiti come incubi che coinvolgono temi legati ai social media, come il cyberbullismo, l'odio online o l'uso eccessivo dei social media”, afferma Shabahang in un comunicato. “Mentre gli incubi legati ai social media sono relativamente rari, coloro che utilizzano maggiormente i social media durante la loro vita quotidiana hanno maggiori probabilità di avere incubi legati ai social media che sono associati a esiti negativi sulla salute mentale, come ansia, depressione e qualità del sonno. Questo studio fornisce approfondimenti sulle complesse relazioni tra uso dei social media, salute mentale e qualità del sonno”.

Lo studio è pubblicato in .

Shabahang avverte che, poiché il panorama tecnologico continua ad evolversi, sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare gli effetti dei social media sulle esperienze oniriche degli utenti.

“Con i rapidi progressi della tecnologia e dei media, compresa l'intelligenza artificiale (AI) e la realtà virtuale, insieme alla crescente dipendenza da queste tecnologie e ad una più profonda integrazione, si prevede che i sogni con contenuti tecnologici e mediatici diventeranno più frequenti”, afferma in un rilascio. “Gli studi futuri hanno il potenziale per espandere la portata di questa esplorazione, approfondendo aree come gli incubi legati ai pericoli percepiti dell’intelligenza artificiale. Per mitigare il verificarsi di incubi legati ai social media, consigliamo di adottare un uso responsabile e consapevole dei social media”.

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